lunedì 1 novembre 2010

26 novembre 2006 - Il Papa: 'Non discriminare i malati di AIDS'

Dio ‘è Amore e Verità, e sia l’amore che la verità non si impongono mai: bussano alla porta del cuore e della mente e, dove possono entrare, apportano pace e gioia. Questo è il modo di regnare di Dio; questo il suo progetto di salvezza, un mistero nel senso biblico del termine, cioè un disegno che si rivela a poco a poco nella storia’. Così il Papa stamane nel corso dell’Angelus recitato in occasione della Solennità di Cristo Re. Benedetto XVI ha poi ricordato il suo imminente viaggio in Turchia. Dopo aver salutato il ‘caro Popolo turco, ricco di storia e di cultura’ il Pontefice si è detto desideroso ‘di incontrare la piccola Comunità cattolica, che mi è sempre presente nel cuore, e di unirmi fraternamente alla Chiesa Ortodossa, in occasione della festa dell’apostolo sant’Andrea’. ‘A tutti voi domando – ha aggiunto - di accompagnarmi con la preghiera, perché questo pellegrinaggio possa portare tutti i frutti che Dio desidera. Grazie per la vostra preghiera e per il vostro affetto!’. Papa Benedetto ha infine ricordato la Giornata Mondiale contro l’AIDS. ‘Auspico vivamente – ha affermato - che tale circostanza favorisca un’accresciuta responsabilità nella cura della malattia, insieme all’impegno di evitare ogni discriminazione nei confronti di quanti ne sono colpiti. Mentre invoco sui malati e sulle loro famiglie il conforto del Signore, incoraggio le molteplici iniziative che la Chiesa sostiene in tale campo’.

25 novembre 2006 - Il Papa: 'Educare secondo il Vangelo'

Nuovo intervento del Papa contro la secolarizzazione che sta caratterizzando l’Occidente. Ricevendo in udienza i partecipanti all’Incontro promosso dalla Federazione Italiana Settimanali Cattolici Benedetto XVI ha osservato come ‘di fronte ad una multiforme azione tesa a scardinare le radici cristiane della civiltà occidentale, la peculiare funzione degli strumenti di comunicazione sociale di ispirazione cattolica è quella di educare l’intelligenza e formare l’opinione pubblica secondo lo spirito del Vangelo’. Il Pontefice ha invitato gli operatori dell’informazione cattolici a continuare ‘a fare delle vostre testate una rete di collegamento che faciliti le relazioni e l’incontro tra i singoli cittadini e le istituzioni, tra le associazioni, i diversi gruppi sociali, le parrocchie e i movimenti ecclesiali’. ‘Continuate – ha concluso Papa Benedetto - ad essere giornali della gente e tra la gente, palestre di confronto e di dibattito leale fra opinioni diverse, così da favorire un autentico dialogo, indispensabile per la crescita della comunità civile ed ecclesiale’.