sabato 29 maggio 2010

9 maggio 2006 - Afghanistan, il Papa: 'Attentato ignobile'

Appresa la notizia dell'attentato in cui sono rimasti uccisi due alpini italiani in Afghanistan, il Papa ha espresso il suo cordoglio in un telegramma inviato all'Arcivescovo Ordinario Militare, mons. Angelo Bagnasco. L'attacco - definito 'ignobile' da Benedetto XVI - 'colpisce ancora una volta l'intera Nazione Italiana e in particolare le Forze Armate impegnate a sostenere con generosa abnegazione l'azione di pace tra le popolazioni duramente provate'.

7 maggio 2006 - Il Papa: 'Missione del sacerdote è insostituibile'

In occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, Benedetto XVI ha ordinato presbiteri stamane alcuni diaconi della Diocesi di Roma. 'La vocazione cristiana - ha spiegato il Papa nel corso del Regina Coeli - è sempre il rinnovarsi di questa amicizia personale con Gesù Cristo, che dona senso pieno alla propria esistenza e la rende disponibile per il Regno di Dio. La Chiesa vive di tale amicizia, alimentata dalla Parola e dai Sacramenti'. 'La missione del sacerdote - ha concluso il Pontefice - è insostituibile, e anche se in alcune regioni si registra scarsità di clero, non si deve dubitare che Dio continui a chiamare ragazzi, giovani e adulti a lasciare tutto per dedicarsi alla predicazione del Vangelo e al ministero pastorale'.

mercoledì 26 maggio 2010

5 maggio 2006 - Il Papa incontra il Presidente della Commissione Europea

Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano il Presidente della Commissione Europea, Josè Barroso. Secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa Vaticana 'il Presidente Barroso si è soffermato sullo stato attuale dell’Unione Europea, sulle sfide che l’attendono e sulle sue prospettive future'. 'Si è convenuto che, nonostante le ombre attualmente presenti - prosegue la nota della Santa Sede - si può guardare con fiducia al processo di integrazione e di consolidamento delle istituzioni europee. Nel corso della conversazione ci si è soffermati in particolare sui presupposti ideali e sugli impegni di solidarietà, necessari affinché tale processo possa pervenire a traguardi stabili, come pure sul contributo che i cristiani possono offrire'.

4 maggio 2006 - Ordinazioni episcopali, tensione tra la Santa Sede e la Cina

Dinanzi a nuove ordinazioni episcopali avvenute in Cina senza il placet pontificio, il Papa - attraverso il portavoce vaticano Navarro Valls - esprime 'profondo dispiacere'. 'Vescovi e sacerdoti - ha spiegato il Direttore della Sala Stampa Vaticana - sono stati sottoposti da parte di organismi esterni alla Chiesa a forti pressioni e a minacce, affinché prendessero parte a ordinazioni episcopali che, essendo prive del mandato pontificio, sono illegittime ed, inoltre, contrarie alla loro coscienza'. 'Si è, quindi, di fronte a una grave violazione della libertà religiosa - conclude il comunicato vaticano - iniziative come quelle sopra indicate non soltanto non favoriscono tale dialogo, ma creano anzi nuovi ostacoli contro di esso'.

martedì 25 maggio 2010

3 maggio 2006 - Il Papa: 'Nella Tradizione Cristo è realmente presente'

Benedetto XVI ha dedicato al tema della Tradizione anche l'Udienza Generale di questa mattina, riprendendo così il discorso iniziato mercoledì scorso. Questa - ha ricordato il Papa - 'non è una collezione di cose, di parole, come una scatola di cose morte'. Essa consiste invece - ha ribadito il Pontefice - nel 'Vangelo vivo, annunciato dagli Apostoli nella sua integrità, in base alla pienezza della loro esperienza unica e irripetibile: per opera loro la fede viene comunicata agli altri, fino a noi, fino alla fine del mondo. La Tradizione, pertanto, è la storia dello Spirito che agisce nella storia della Chiesa attraverso la mediazione degli Apostoli e dei loro successori, in fedele continuità con l’esperienza delle origini'. 'Nel fiume vivo della Tradizione - ha concluso il Papa - Cristo non è distante duemila anni, ma è realmente presente tra noi e ci dona la Verità, ci dona la luce che ci fa vivere e trovare la strada verso il futuro'.

1 maggio 2006 - Il Papa: 'C'è bisogno di conversione'

Benedetto XVI ha aperto il mese di maggio, tradizionalmente dedicato dalla Chiesa alla Vergine, con la visita al Santuario della Madonna del Divino Amore. Ricordando il voto dei romani durante la Seconda Guerra Mondiale, il Papa ha ricordato come il voto sia 'la promessa di correggere e migliorare la propria condotta morale, per renderla più conforme a quella del Signore Gesù'. 'Anche oggi - ha aggiunto Papa Benedetto - c’è bisogno di conversione a Dio, a Dio Amore, perché il mondo sia liberato dalle guerre e dal terrorismo. Ce lo ricordano purtroppo le vittime, come i militari caduti giovedì scorso a Nassiriya, in Iraq, che affidiamo alla materna intercessione di Maria, Regina della pace'.

domenica 23 maggio 2010

30 aprile 2006 - 'Negare la Risurrezione è vanificare la fede'

Un invito a credere nella Risurrezione di Gesù è stato lanciato stamane dal Papa affacciatosi alla finestra del suo studio come ogni domenica per la recita del Regina Coeli. 'La risurrezione di Cristo - ha ricordato Benedetto XVI - è il dato centrale del cristianesimo, verità fondamentale da riaffermare con vigore in ogni tempo, poiché negarla come in vario modo si è tentato di fare e si continua a fare o trasformarla in un avvenimento puramente spirituale, è vanificare la stessa nostra fede'.

27 aprile 2006 - Attentato a Nassirya, il Papa: 'Ferma riprovazione'

Appresa la notizia della morte di tre militari italiani in un attentato in Iraq, Benedetto XVI ha inviato un telegramma di cordoglio all'Ordinario Militare per l'Italia mons. Angelo Bagnasco. Nel messaggio il Papa esprime 'ferma riprovazione per il nuovo atto di violenza che aggiungendosi ad altre efferate azioni perpetrate in Iraq costituisce un ulteriore ostacolo sulla via della concordia e della ripresa in quel tormentato Paese'. Il Papa assicura la vicinanza alle famiglie delle vittime e alle Forze Armate Italiane e la preghiera per 'le giovani vite stroncate'. Un pensiero poi ai feriti e a quanti si prodigano per portare sollievo alla popolazione irachena.

martedì 18 maggio 2010

26 aprile 2006 - Il Papa: 'La Tradizione ci collega alle origini'

'La Tradizione è la continuità organica della Chiesa, Tempio santo di Dio Padre, eretto sul fondamento degli Apostoli e tenuto insieme dalla pietra angolare, Cristo, mediante l’azione vivificante dello Spirito'. Lo ha spiegato questa mattina Benedetto XVI nel corso della tradizionale Udienza Generale del mercoledì. 'La Tradizione - ha aggiunto il Papa - non è trasmissione di cose o di parole, una collezione di cose morte. La Tradizione è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume vivo nel quale sempre le origini sono presenti. Il grande fiume che ci conduce al porto dell’eternità'. Concludendo l'incontro con i fedeli il Pontefice ha voluto ricordare il ventesimo anniversario della tragedia di Chernobyl. 'Mentre ancora una volta preghiamo per le vittime d’una calamità di così vasta portata e per quanti ne portano nel loro corpo i segni - ha detto Papa Benedetto - invochiamo dal Signore luce per coloro che sono responsabili delle sorti dell’umanità, perché con uno sforzo corale si ponga ogni energia al servizio della pace, nel rispetto delle esigenze dell’uomo e della natura'.

giovedì 13 maggio 2010

24 aprile 2006 - Il Papa riceve i Vescovi del Ghana

'La povertà estrema e diffusa spesso produce un declino morale generale che conduce al crimine, alla corruzione, ad attacchi alla santità della vita umana o perfino a un ritorno alle pratiche superstiziose del passato. In questa situazione, le persone possono facilmente perdere la fiducia nel futuro. La Chiesa, tuttavia, risplende quale faro di speranza nella vita del cristiano. Uno dei modi più efficaci in cui lo fa è di aiutare i fedeli a comprendere meglio le promesse di Gesù Cristo'. Lo ha detto il Papa ricevendo stamane i Vescovi della Conferenza Episcopale del Ghana, giunti in Vaticano in Visita ad Limina. Benedetto XVI ha ribadito ai prelati l'importanza del valore sacramentale del matrimonio. 'E' essenziale - ha sottolineato il Pontefice - che tutta la comunità ecclesiale continui a sottolineare l'importanza dell'unione monogama e indissolubile fra uomo e donna, consacrata nel santo matrimonio. Per il cristiano, le forme tradizionali di matrimonio non possono mai essere sostitutive del matrimonio sacramentale'.

23 aprile 2006 - Il Papa augura buona Pasqua agli Ortodossi

Dopo aver recitato il Regina Coeli dal Palazzo Apostolico Vaticano in occasione della Domenica della Divina Misericordia, Benedetto XVI ha voluto rivolgere l'augurio di buona Pasqua alle Chiese Ortodosse. 'Il mio cordiale pensiero - ha detto il Papap - va ai nostri fratelli delle Chiese d’Oriente che celebrano quest’oggi la Pasqua. Il Signore risorto rechi a tutti i doni della sua luce e della sua pace. Christos anesti! Christos vaskries! E nel clima gioioso di questo giorno non posso non ricordare che molte di queste popolazioni, in Serbia, Romania e Bulgaria, soffrono a causa delle inondazioni dei giorni scorsi. Sono loro vicino con la preghiera ed auspico vivamente che, grazie al contributo di tutti, possano superare rapidamente questi difficili momenti'.

martedì 11 maggio 2010

21 aprile 2006 - Il Papa: 'Dai romani calore umano e spirituale'

Il Natale di Roma 'diventa occasione propizia per comprendere meglio la vocazione di Roma ad essere faro di civiltà e di spiritualità per il mondo intero. Grazie all’incontro tra le sue tradizioni e il cristianesimo, Roma ha svolto nel corso dei secoli una peculiare missione, e continua ancor oggi ad essere importante richiamo per tanti visitatori attratti da un così ricco patrimonio artistico, in gran parte legato alla storia cristiana della Città'. Lo ha detto il Papa, partecipando al concerto offerto dal Comune in suo onore per il 2759° Natale di Roma. E ai romani Benedetto XVI rivolge un ringraziamento speciale. 'Quanto sia generoso, aperto ed accogliente - ha detto il Pontefice - il popolo romano l’ho potuto io stesso sperimentare già dal primo incontro con i fedeli raccolti in Piazza san Pietro, la sera del 19 aprile dello scorso anno. Altre occasioni mi hanno permesso in seguito di incontrare ancora questo singolare calore umano e spirituale. Come non ricordare, ad esempio, l’abbraccio con tanta gente che ogni domenica si rinnova nel tradizionale appuntamento della preghiera di mezzogiorno? Colgo anche questa opportunità per ringraziare della cordialità da cui mi sento circondato e che ricambio volentieri'.

19 aprile 2006 - Il Papa ricorda la sua elezione

Nell'Udienza Generale di stamane Benedetto XVI ha voluto ricordare la sua elezione al Pontificato, avvenuta esattamente un anno fa. 'Ricordo con emozione - ha detto il Papa - il primo impatto che dalla Loggia centrale della Basilica ho avuto, subito dopo la mia povera elezione, con i fedeli raccolti in questa stessa Piazza. Mi resta impresso nella mente e nel cuore quell’incontro al quale ne sono seguiti tanti altri, che mi hanno dato modo di sperimentare quanto sia vero ciò che ebbi a dire nel corso della solenne concelebrazione con la quale ho iniziato solennemente l’esercizio del ministero petrino: Sento viva la consapevolezza di non dover portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo'. A quanti lo hanno sostenuto ecco il grazie di Papa Ratzinger. 'Grazie di vero cuore - ha aggiunto - a tutti coloro che in vario modo mi affiancano da vicino o mi seguono da lontano spiritualmente con il loro affetto e la loro preghiera. A ciascuno chiedo di continuare a sostenermi pregando Iddio perché mi conceda di essere pastore mite e fermo della sua Chiesa'. Chiudendo l'incontro con i fedeli Benedetto XVI non ha mancato di condannare l'attentato terroristico di lunedì scorso a Tel Aviv. 'Sento il dovere di esprimere - ha sottolineato il Papa - la più ferma condanna per tale atto terroristico. Non è con simili esecrabili atti che si possono tutelare i pur legittimi diritti di un popolo. Il Signore, Principe della pace, sia vicino ad israeliani e palestinesi affinché non si lascino andare ad una tragica deriva, ma riprendano i passi che li portino a vivere in pace e sicurezza, gli uni accanto agli altri, come figli dello stesso Padre che sta nei cieli'.