venerdì 11 febbraio 2011

24 maggio 2009 - Il Papa: 'Risolvere la crisi occupazionale'

Benedetto XVI è giunto a Cassino in visita pastorale nel giorno dell’Ascensione. In una terra particolarmente toccata dalla crisi il Papa ha detto si sapere ‘quanto sia critica la situazione di tanti operai. Esprimo la mia solidarietà a quanti vivono in una precarietà preoccupante, ai lavoratori in cassa-integrazione o addirittura licenziati. La ferita della disoccupazione che affligge questo territorio induca i responsabili della cosa pubblica, gli imprenditori e quanti ne hanno la possibilità a ricercare, con il contributo di tutti, valide soluzioni alla crisi occupazionale, creando nuovi posti di lavoro a salvaguardia delle famiglie’. Di fronte ad una simile situazione occorre tutelare la famiglia e i giovani ‘che fanno fatica a trovare una degna attività lavorativa che permetta loro di costruirsi una famiglia. Ad essi vorrei dire: non scoraggiatevi, cari amici, la Chiesa non vi abbandona!’. Nell’Angelus il Pontefice ha poi ricordato la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. ‘Il mio pensiero – ha detto Benedetto XVI - va a tutto il Popolo cinese. In particolare saluto con grande affetto i cattolici in Cina e li esorto a rinnovare in questo giorno la loro comunione di fede in Cristo e di fedeltà al Successore di Pietro. La nostra comune preghiera ottenga un 'effusione dei doni dello Spirito Santo, affinché l'unità fra tutti i cristiani, la cattolicità e l'universalità della Chiesa siano sempre più profonde e visibili’.

20 maggio 2009 - Il Papa: 'In Terra Santa torni la pace'

L’odierna Udienza Generale è stata dedicata da Benedetto XVI al Viaggio Apostolico in Terra Santa. ‘In quella Terra benedetta da Dio – ha osservato il Papa - sembra a volte impossibile uscire dalla spirale della violenza. Ma nulla è impossibile a Dio e a quanti confidano in Lui! Per questo la fede nell’unico Dio giusto e misericordioso, che è la più preziosa risorsa di quei popoli, deve poter sprigionare tutta la sua carica di rispetto, di riconciliazione e di collaborazione’. Tra i momenti più toccanti – per il tedesco Joseph Ratzinger – la visita a Yad Vashem. ‘Ogni persona umana è sacra, ed il suo nome è scritto nel cuore del Dio eterno. Mai va dimenticata – ha sottolineato il Pontefice - la tremenda tragedia della Shoah! Occorre al contrario che sia sempre nella nostra memoria quale monito universale al sacro rispetto della vita umana, che riveste sempre un valore infinito’.

15 maggio 2009 - Il Papa: 'C'è un profondo desiderio di pace'

Nel corso del viaggio di ritorno dalla Terra Santa il Papa ha incontrato i giornalisti. ‘Ho trovato dappertutto – ha osservato Benedetto XVI - una decisa disponibilità al dialogo interreligioso, all’incontro, alla collaborazione tra le religioni. Ho trovato anche un clima ecumenico molto incoraggiante’. Secondo il Pontefice ‘c’è un profondo desiderio di pace da parte di tutti. Le difficoltà sono più visibili e non dobbiamo nasconderle: ci sono, devono essere chiarite. Ma non è così visibile il desiderio comune della pace, della fraternità, e mi sembra dobbiamo parlare anche di questo, incoraggiare tutti in questa volontà per trovare le soluzioni certamente non facili a queste difficoltà’.

15 maggio 2009 - Il Papa al Santo Sepolcro

Momento conclusivo del Viaggio Apostolico del Papa in Terra Santa è stata la visita al Santo Sepolcro. ‘Qui – ha detto Benedetto XVI - Cristo morì e risuscitò, per non morire mai più. Qui la storia dell’umanità fu definitivamente cambiata. Il lungo dominio del peccato e della morte venne distrutto dal trionfo dell’obbedienza e della vita; il legno della croce svela la verità circa il bene e il male; il giudizio di Dio fu pronunciato su questo mondo e la grazia dello Spirito Santo venne riversata sull’umanità intera. Qui Cristo, il nuovo Adamo, ci ha insegnato che mai il male ha l’ultima parola, che l’amore è più forte della morte, che il nostro futuro e quello dell’umanità sta nelle mani di un Dio provvido e fedele’. Da questo luogo – ha auspicato il Pontefice – ‘possa la speranza levarsi sempre di nuovo, per la grazia di Dio, nel cuore di ogni persona che vive in queste terre! Possa radicarsi nei vostri cuori, rimanere nelle vostre famiglie e comunità ed ispirare in ciascuno di voi una testimonianza sempre più fedele al Principe della Pace’.

15 maggio 2009 - Il Papa in Israele: 'Educare buoni cristiani'

Nel corso dell’incontro ecumenico al Patriarcato Greco-Ortodosso di Gerusalemme il Papa ha auspicato un aumento dell’impegno ‘per perfezionare la nostra comunione, per renderla completa, per recare comune testimonianza all’amore del Padre, che invia il Figlio affinché il mondo conosca il suo amore per noi’. I ‘cristiani di Terra Santa – ha aggiunto Benedetto XVI – educhino ‘una nuova generazione di Cristiani ben formati ed impegnati, solleciti nel desiderio di contribuire generosamente alla vita religiosa e civile di questa città unica e santa. La priorità fondamentale di ogni leader cristiano è di nutrire la fede degli individui e delle famiglie affidati alle sue premure pastorali’.

14 maggio 2009 - Il Papa in Israele: 'La Chiesa sia strumento di comunione'

‘Dio continuerà a condurre la nostra storia, ad agire con potere creativo per realizzare gli obiettivi che al calcolo umano sembrano impossibili. Questo ci sfida ad aprirci all’azione trasformatrice dello Spirito Creatore che ci fa nuovi, ci rende una cosa sola con Lui e ci riempie con la sua vita’. Lo ha detto il Papa nel corso della celebrazione dei vespri nella Basilica dell’Annunciazione, a Nazareth. I cristiani siano uniti – ha chiesto Benedetto XVI – perché la Chiesa ‘possa essere chiaramente riconosciuta come un segno ed uno strumento di comunione con Dio e di unità di tutto il genere umano. La vostra unità nella fede, nella speranza e nell’amore è un frutto dello Spirito Santo che dimora in voi e vi rende capaci di essere strumenti efficaci della pace di Dio, aiutandovi a costruire una genuina riconciliazione tra i diversi popoli che riconoscono Abramo come loro padre nella fede’.

14 maggio 2009 - Il Papa in Israele: 'Respingere odio e pregiudizio'

Il Papa è giunto a Nazareth dove ha presieduto la messa sul Monte del Precipizio. Cristiani e musulmani – è stato l’invito di Benedetto XVI – operino ‘per edificare ponti e trovare modi per una pacifica coesistenza. Ognuno respinga il potere distruttivo dell’odio e del pregiudizio, che uccidono l’anima umana prima ancora che il corpo!’. Rivolto poi ai sacerdoti e ai laici impegnati con i giovani il Pontefice ha chiesto di ‘perseverare nel dare testimonianza al Vangelo, ad aver fiducia nel trionfo del bene e della verità e a confidare che Dio farà crescere ogni iniziativa destinata a diffondere il suo Regno di santità, solidarietà, giustizia e pace’.