lunedì 7 febbraio 2011

1 gennaio 2009 - Il Papa: 'La crisi è un banco di prova'

‘C’è una povertà, un’indigenza, che Dio non vuole e che va combattuta, una povertà che impedisce alle persone e alle famiglie di vivere secondo la loro dignità; una povertà che offende la giustizia e l’uguaglianza e che, come tale, minaccia la convivenza pacifica’. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso della messa per la 42^ Giornata Mondiale della Pace. Il Papa ha poi avvertito circa i rischi della globalizzazione che può eliminare ‘certe barriere, ma può costruirne di nuove, perciò bisogna che la comunità internazionale e i singoli Stati siano sempre vigilanti; bisogna che non abbassino mai la guardia rispetto ai pericoli di conflitto, anzi, si impegnino a mantenere alto il livello della solidarietà’. Riferendosi poi alla crisi finanziaria il Pontefice ha invitato a vederla anche ‘come un banco di prova: siamo pronti a leggerla, nella sua complessità, quale sfida per il futuro e non solo come un’emergenza a cui dare risposte di corto respiro? Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante, per correggerlo in modo concertato e lungimirante? Lo esigono, in realtà, più ancora che le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del pianeta e, soprattutto, la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo sono evidenti in ogni parte del mondo’. Al termine della messa, nel corso dell’Angelus, Papa Ratzinger ha parlato ancora della crisi invitando ‘governanti e semplici cittadini, a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà e ai fallimenti, ma di rinnovare il loro impegno. La seconda parte del 2008 ha fatto emergere una crisi economica di vaste proporzioni. Tale crisi va letta in profondità, come un sintomo grave che richiede di intervenire sulle cause’.

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