martedì 23 marzo 2010

1 marzo 2006 - Quaresima, il Papa: 'La lotta al peccato non termina mai'

'Il cammino quaresimale, avvicinandoci a Dio, ci permette di guardare con occhi nuovi ai fratelli ed alle loro necessità. Chi comincia a vedere Dio, a guardare il volto di Cristo, vede con gli altri occhi anche il fratello, scopre il fratello, il suo bene, il suo male, le sue necessità. Per questo la Quaresima, come ascolto della verità, è momento favorevole per convertirsi all’amore, perché la verità profonda, la verità di Dio è nello stesso tempo amore'. E' con queste parole che Benedetto XVI ha aperto l'Udienza Generale del mercoledì delle Ceneri, giorno che inaugura il periodo di Quaresima. Ai fdeli il Papa ha suggerito come trascorrere i quaranta giorni che precedono la Pasqua. 'La Quaresima sia - l'invito del Pontefice - un tempo di digiuno, di penitenza e di vigilanza su noi stessi, persuasi che la lotta al peccato non termina mai, poiché la tentazione è realtà d’ogni giorno e la fragilità e l’illusione sono esperienze di tutti'. Nel pomeriggio Benedetto XVI si è recato come da tradizione all'Aventino dove, nella Basilica di Santa Sabina, ha presieduto la Messa con l'imposizione delle Ceneri. 'Lottare contro il male, contro ogni forma di egoismo e di odio, e morire a se stessi per vivere in Dio - ha sottolineato Papa Ratzinger nell'omelia - è l’itinerario ascetico che ogni discepolo di Gesù è chiamato a percorrere con umiltà e pazienza, con generosità e perseveranza. La docile sequela del divino Maestro rende i cristiani testimoni e apostoli di pace. Potremmo dire che questo interiore atteggiamento ci aiuta a meglio evidenziare anche quale debba essere la risposta cristiana alla violenza che minaccia la pace nel mondo'.

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