giovedì 17 giugno 2010

24 maggio 2006 - Il Papa: 'Gesù si adatta alla nostra debolezza'

Anche l'odierna Udienza Generale - come la precedente - è dedicata da Benedetto XVI alla figura dell'Apostolo Pietro. Parlando del primo Vescovo di Roma, il Papa ricorda come 'la scuola della fede non è una marcia trionfale, ma un cammino cosparso di sofferenze e di amore, di prove e di fedeltà da rinnovare ogni giorno'. 'Pietro che aveva promesso fedeltà assoluta - aggiunge il Pontefice - conosce l’amarezza e l’umiliazione del rinnegamento: lo spavaldo apprende a sue spese l’umiltà. Anche Pietro deve imparare a essere debole e bisognoso di perdono. Quando finalmente gli cade la maschera e capisce la verità del suo cuore debole di peccatore credente, scoppia in un liberatorio pianto di pentimento'. 'Pietro - conclude Papa Benedetto - è giunto ad affidarsi a quel Gesù che si è adattato alla sua povera capacità d’amore. E mostra così anche a noi la via, nonostante tutta la nostra debolezza. Sappiamo che Gesù si adegua a questa nostra debolezza. Noi lo seguiamo, con la nostra povera capacità di amore e sappiamo che Gesù è buono e ci accetta'.

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