giovedì 12 agosto 2010

12 settembre 2006 - Il Papa: 'Chi crede non è mai solo'

Altra tappa cara al cuore del Papa è Regensburg nella cui Università il Prof. Joseph Ratzinger ha insegnato per anni. E in questa città, nella spianata dell’Islinger Feld Benedetto XVI ha celebrato la Messa dedicando l’omelia alla fede. Essa – ha spiegato – ‘è semplice. Crediamo in Dio, principio e fine della vita umana. In quel Dio che entra in relazione con noi esseri umani, che è la nostra origine e il nostro futuro. Così la fede, contemporaneamente, è sempre anche speranza, è la certezza che noi abbiamo un futuro e non cadremo nel vuoto. E la fede è amore, perché l'amore di Dio vuole contagiarci. Questa è la prima cosa: noi semplicemente crediamo in Dio, e questo porta con sé anche la speranza e l'amore’. Il Pontefice è tornato poi su un concetto esplicitato per la prima volta il giorno dell’inizio del suo ministero di Vescovo di Roma. ‘Chi crede – ha ribadito - non è mai solo. Dio ci viene incontro. Incamminiamoci anche noi verso Dio, allora ci avviciniamo gli uni agli altri! Non lasciamo solo, per quanto sta nelle nostre forze, nessuno dei figli di Dio’. Concludendo l’omelia Papa Benedetto ha infine riassunto alcuni elementi cardini legati alla fede la quale ‘ non vuol farci paura; vuole però chiamarci alla responsabilità! Non dobbiamo sprecare la nostra vita, né abusare di essa; neppure dobbiamo tenerla semplicemente per noi stessi; di fronte all’ingiustizia non dobbiamo restare indifferenti, diventandone conniventi o addirittura complici’. ‘Dobbiamo percepire la nostra missione nella storia e cercare di corrispondervi. Non paura – ha concluso - ma responsabilità e preoccupazione per la nostra salvezza, e per la salvezza di tutto il mondo sono necessarie. A ciò, ciascuno deve dare il proprio contributo’.

Nessun commento:

Posta un commento