lunedì 25 ottobre 2010

18 novembre 2006 - Il Papa: 'I giovani attendono Dio'

‘La ricerca della riforma può facilmente scivolare verso un attivismo esteriore se chi agisce non conduce un'autentica vita spirituale e se non verifica costantemente le motivazioni del suo agire alla luce della fede’. Così il Papa stamane ha messo in guardia i Vescovi tedeschi ricevuti in Visita ad Limina. Benedetto XVI ha poi affrontato il tema dei giovani che oggi ‘vivono in una cultura secolarizzata, orientata totalmente alle cose materiali’. Ma i ragazzi – ha osservato ancora il Pontefice – ‘attendono Dio. Le Giornate Mondiali della Gioventù ci dimostrano quale attesa e disponibilità per Dio e per il Vangelo vi sia nei giovani del nostro tempo. La nostra risposta a quest’attesa deve essere multiforme’. Ai giovani va dato tutto l’aiuto possibile perché possano ‘dirsi il sì definitivo, che non è in contrasto con la libertà, ma rappresenta la sua più grande opportunità. Nella pazienza dello stare insieme per tutta la vita l’amore raggiunge la sua vera maturità. In questo ambiente di amore per tutta la vita anche i figli imparano a vivere e ad amare. Desidero – è stato l’invito di Papa Benedetto - pertanto chiedervi di fare tutto il possibile affinché il matrimonio e la famiglia vengano formati, promossi ed incoraggiati’. In Germania la Chiesa deve confrontarsi anche con le chiese riformate perché – ha detto il Papa - il mondo attende ‘da tutti i cristiani una professione univoca di fede in Gesù Cristo. ‘L’impegno ecumenico, pertanto – ha concluso - non può esaurirsi con documenti congiunti. Diventa visibile ed efficace laddove i cristiani di diverse Chiese e comunità ecclesiali, in un contesto sociale sempre più estraneo alla religione, professano insieme e in modo convincente i valori trasmessi dalla fede cristiana e li evidenziano con forza nel loro agire politico e sociale’.

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