domenica 31 ottobre 2010

20 novembre 2006 - Il Papa: 'Chiesa e Stato servono l'uomo'

Benedetto XVI ha ricevuto stamane il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, eletto al Quirinale lo scorso maggio. Nel lungo discorso pronunciato il Papa ha innanzi tutto manifestato ‘gratitudine’ ‘nei confronti di tutti gli Italiani’ che ‘mi dimostrano quasi quotidianamente, con calore ed entusiasmo, i loro sentimenti di accoglienza, di attenzione e di sostegno spirituale nell’adempimento della mia missione’. Dopo aver auspicato che la collaborazione tra Chiesa e Stato ‘possa continuare a svilupparsi concretamente’, il Pontefice ha ricordato che ‘Chiesa e Stato, pur pienamente distinti, sono entrambi chiamati, secondo la loro rispettiva missione e con i propri fini e mezzi, a servire l’uomo, che è allo stesso tempo destinatario e partecipe della missione salvifica della Chiesa e cittadino dello Stato’. Il servizio che la Chiesa rende alla società – ha proseguito Benedetto XVI – ‘consiste principalmente nel dare risposte positive e convincenti alle attese e agli interrogativi della nostra gente, la Chiesa non è e non intende essere un agente politico, tuttavia essa ha un interesse profondo per il bene della comunità politica’. Di fronte – ha concluso Papa Benedetto – alle ‘grandi sfide attuali, rappresentate dalle guerre e dal terrorismo, dalla fame e dalla sete, dalla estrema povertà di tanti esseri umani, da alcune terribili epidemie, ma anche dalla tutela della vita umana in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale, e dalla promozione della famiglia, fondata sul matrimonio e prima responsabile dell’educazione’, i cattolici ‘non agiscono per un loro interesse peculiare o in nome di principi percepibili unicamente da chi professa un determinato credo religioso: lo fanno, invece, nel contesto e secondo le regole della convivenza democratica, per il bene di tutta la società e in nome di valori che ogni persona di retto sentire può condividere’

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