sabato 6 febbraio 2010

8 dicembre 2005 - Il Papa: 'Dio non limita la libertà dell'uomo'

Giornata intensa per Benedetto XVI. In mattinata il Papa ha celebrato la Messa solenne nella Basilica di San Pietro per il quarantesimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, nel pomeriggio il tradizionale omaggio in Piazza di Spagna alla Statua della Madonna Immacolata. Nell'omelia pronunciata in San Pietro il Pontefice ha ribadito l'importanza di una vita il piu' lontano possibile dal peccato. 'Proprio nella festa dell'Immacolata Concezione - ha detto il Papa - emerge in noi il sospetto che una persona che non pecchi affatto sia in fondo noiosa; che manchi qualcosa nella sua vita: la dimensione drammatica dell'essere autonomi; che faccia parte del vero essere uomini la libertà del dire di no, lo scendere giù nelle tenebre del peccato e del voler fare da sé; che solo allora si possa sfruttare fino in fondo tutta la vastità e la profondità del nostro essere uomini, dell'essere veramente noi stessi; che dobbiamo mettere a prova questa libertà anche contro Dio per diventare in realtà pienamente noi stessi'. Usando l'Immacolata come termine di paragone Benedetto XVI ha voluto dimostrare che colui che si abbandona nelle mani di Dio non perde la propria libertà. 'L'uomo che si abbandona totalmente nelle mani di Dio non diventa un burattino di Dio, una noiosa persona consenziente; egli non perde la sua libertà. Solo l'uomo che si affida totalmente a Dio - ha spiegato il Papa - trova la vera libertà, la vastità grande e creativa della libertà del bene. L'uomo che si volge verso Dio non diventa più piccolo, ma più grande, perché grazie a Dio e insieme con Lui diventa grande, diventa divino, diventa veramente se stesso. L'uomo che si mette nelle mani di Dio non si allontana dagli altri, ritirandosi nella sua salvezza privata; al contrario, solo allora il suo cuore si desta veramente ed egli diventa una persona sensibile e perciò benevola ed aperta'.

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