sabato 10 luglio 2010

5 giugno 2006 - Il Papa: 'La Chiesa si dimostri affidabile'

L’apertura del Convegno Ecclesiale della Diocesi di Roma sul tema "La gioia della fede e l’educazione delle nuove generazioni" è occasione per il Papa di rilanciare alcuni punti cardine della missione della Chiesa. Innanzi tutto Benedetto XVI mette in guardia i suoi interlocutori dai rischi dell’agnosticismo e del relativismo. ‘È possibile individuare – osserva Papa Benedetto - due linee di fondo dell’attuale cultura secolarizzata, tra loro chiaramente interdipendenti, che spingono in direzione contraria all’annuncio cristiano e non possono non avere un’incidenza su coloro che stanno maturando i propri orientamenti e scelte di vita. Una di esse è quell’agnosticismo che scaturisce dalla riduzione dell’intelligenza umana a semplice ragione calcolatrice e funzionale e che tende a soffocare il senso religioso iscritto nel profondo della nostra natura. L’altra è quel processo di relativizzazione e di sradicamento che corrode i legami più sacri e gli affetti più degni dell’uomo, col risultato di rendere fragili le persone, precarie e instabili le nostre reciproche relazioni’. Per arginare questo processo – sostiene il Pontefic e – ‘tutti noi abbiamo bisogno, e specialmente i nostri ragazzi, adolescenti e giovani hanno bisogno, di vivere la fede come gioia, di assaporare quella serenità profonda che nasce dall’incontro con il Signore’. ‘È indispensabile quindi – prosegue il Papa – che le nuove generazioni possano fare esperienza della Chiesa come di una compagnia di amici davvero affidabile, vicina in tutti i momenti e le circostanze della vita, siano esse liete e gratificanti oppure ardue e oscure, una compagnia che non ci abbandonerà mai nemmeno nella morte, perché porta in sé la promessa dell’eternità’. Infine Benedetto XVI invita gli educatori a non impaurirsi di fronte al confronto con la ragione. Fede e ragione possono e debbono camminare insieme. ‘Nell’educazione delle nuove generazioni – conclude Papa Ratzinger - non dobbiamo dunque avere alcun timore di porre la verità della fede a confronto con le autentiche conquiste della conoscenza umana. I progressi della scienza sono oggi molto rapidi e non di rado vengono presentati come contrapposti alle affermazioni della fede, provocando confusione e rendendo più difficile l’accoglienza della verità cristiana. Ma Gesù Cristo è e rimane il Signore di tutta la creazione e di tutta la storia’.

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