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sabato 6 febbraio 2010

16 dicembre 2005 - Il Papa: 'Non considerare il malato come un peso'

La Sala Stampa Vaticana ha pubblicato stamane il Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà il prossimo 11 febbraio. Il Papa ha rivolto un pensiero particolare alle persone affette da malattie mentali. 'La Chiesa - ha esordito Papa Benedetto - intende chinarsi con particolare sollecitudine sui sofferenti, richiamando l’attenzione della pubblica opinione sui problemi connessi col disagio mentale, che colpisce ormai un quinto dell’umanità e costituisce una vera e propria emergenza socio-sanitaria'. Benedetto XVI intravede anche nei mutamenti della società contemporanea le cause dei disturbi mentali. 'Nei Paesi ad alto sviluppo economico - ha spiegato - all’origine di nuove forme di malessere mentale gli esperti riconoscono anche l’incidenza negativa della crisi dei valori morali. Ciò accresce il senso di solitudine, minando e persino sfaldando le tradizionali forme di coesione sociale, ad iniziare dall’istituto della famiglia, ed emarginando i malati, particolarmente quelli mentali, considerati sovente come un peso per la famiglia e per la comunità'. Dopo aver ringranziato ed elogiato quanti si adoperano 'perché a tutti i malati di mente sia dato accesso alle cure necessarie', Papa Ratzinger ha raccomandato 'agli operatori pastorali, alle associazioni ed organizzazioni del volontariato di sostenere, con forme ed iniziative concrete, le famiglie che hanno a carico malati di mente, verso i quali auspico che cresca e si diffonda la cultura dell’accoglienza e della condivisione, grazie pure a leggi adeguate ed a piani sanitari che prevedano sufficienti risorse per la loro concreta applicazione'.

mercoledì 27 gennaio 2010

14 settembre 2005 - Il Papa: 'L'uomo non cammina bene senza Dio'

E' il Salmo 131 il filo conduttore dell'Udienza Generale presieduta questa mattina in Vaticano dal Papa. Commentando il testo della Sacra Scrittura Benedetto XVI osserva come 'nel centro della vita sociale di una città, di una comunità, di un popolo ci deve essere una presenza che evoca il mistero di Dio trascendente, proprio uno spazio per Dio, una dimora per Dio'. 'L’uomo - aggiunge il Pontefice - non può camminare bene senza Dio, deve camminare insieme con Dio nella storia e il tempio, la dimora di Dio, ha il compito di segnalare in modo visibile questa comunione, questo lasciarsi guidare da Dio'.

domenica 24 gennaio 2010

22 maggio 2005 - Il Papa: 'Dio non è solitudine'

Nell'Angelus odierno, dedicato alla Santissima Trinità, Benedetto XVI ha osservato come 'la teologia cristiana sintetizza la verità su Dio con questa espressione: un'unica sostanza in tre persone. Dio non è solitudine, ma perfetta comunione. Per questo la persona umana, immagine di Dio, si realizza nell’amore, che è dono sincero di sé'. L'amore - ha spiegato il Papa - 'è sempre un mistero, una realtà che supera la ragione senza contraddirla, anzi, esaltandone le potenzialità'.