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martedì 11 gennaio 2011

23 aprile 2007 - Il Papa scrive ad Angela Merkel

In occasione dell’inizio della Presidenza Tedesca dell’Unione Europea e del Gruppo dei 7 Paesi più industrializzati Benedetto XVI ha indirizzato una lettera al Cancelliere Angela Merkel. Innanzi tutto il Papa ha espresso soddisfazione per il fatto che ‘il tema povertà sia ora all'ordine del giorno dei Paesi del G8 con un esplicito riferimento all'Africa. Questa tematica, infatti, merita la massima attenzione e priorità a vantaggio degli Stati poveri come anche di quelli ricchi’. Dal canto loro i Paesi più svantaggiati devono lavorare per ‘l’eliminazione della povertà’. I Paesi ricchi dovranno aiutarli sulla base della ‘comune appartenenza alla famiglia umana’. Bisogna andare avanti poi – ha auspicato il Pontefice – ‘nel campo della ricerca e dello sviluppo di farmaci per il trattamento dell'AIDS, della tubercolosi, della malaria e di altre malattie tropicali’. Si prendano impegni poi ‘per una riduzione significativa del commercio di armi sia legale sia illegale, del traffico illegale di preziose materie prime e della fuga di capitali dai Paesi poveri e deve impegnarsi per l'eliminazione tanto di pratiche di riciclaggio di denaro sporco quanto della corruzione di funzionari nei Paesi poveri’.

1 aprile 2007 - Il Papa: 'Seguire Cristo con mani innocenti e cuore puro'

Seguire Cristo richiede 'un mutamento interiore dell’esistenza. Richiede che io non sia più chiuso nel mio io considerando la mia autorealizzazione la ragione principale della mia vita. Si tratta della decisione fondamentale di non considerare più l’utilità e il guadagno, la carriera e il successo come scopo ultimo della mia vita, ma di riconoscere invece come criteri autentici la verità e l’amore. Si tratta della scelta tra il vivere solo per me stesso o il donarmi per la cosa più grande'. Così Benedetto XVI nell'omelia pronunciata in occasione della celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore con cui si sono aperti i riti della Settimana Santa. Per stare insieme a Cristo sono necessari - ha ancora aggiunto il Papa - 'mani innocenti che non vengono usate per atti di violenza. Sono mani che non sono sporcate con la corruzione, con tangenti. Cuore puro, un cuore che non finge e non si macchia con menzogna e ipocrisia, che non conosce doppiezza, che non si strania con l’ebbrezza del piacere; un cuore il cui amore è vero e non è soltanto passione di un momento'.

mercoledì 5 gennaio 2011

8 dicembre 2006 - Il Papa: 'Maria protegga il mondo'

Benedetto XVI ha mantenuto fede alla tradizione rendendo omaggio alla statua dell'Immacolata, in piazza di Spagna. 'Dacci il coraggio - l'invocazione del Papa - di dire no agli inganni del potere, del denaro, del piacere; ai guadagni disonesti, alla corruzione e all’ipocrisia, all’egoismo e alla violenza'. Papa Benedetto ha poi implorato la protezione della Madonna per Roma, 'per l’Italia e per l’Europa, affinché dalle antiche radici cristiane sappiano i popoli trarre nuova linfa per costruire il loro presente e il loro futuro'. La Vergine - ha ancora pregato il Pontefice - abbia misericordia 'per il mondo intero, perché, nel rispetto dell’umana dignità e nel ripudio di ogni forma di violenza e di sfruttamento, vengano poste basi salde per la civiltà dell’amore'. Infine il pensiero del Papa è andato agli indifesi, agli emarginati e agli esclusi, 'vittime di una società che troppo spesso sacrifica l’uomo ad altri scopi e interessi'.

mercoledì 27 gennaio 2010

15 settembre 2005 - Messico, le preoccupazioni del Papa

Incontrando a Castel Gandolfo i Vescovi del Messico, Benedetto XVI ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in cui si trova il Paese centroamericano. 'Continua a essere motivo di grande preoccupazione il fatto che in alcuni ambienti, per bramosia di potere, si siano deteriorate le sane forme di convivenza e la gestione della cosa pubblica, e siano aumentati anche i fenomeni della corruzione, dell'impunità, dell'infiltrazione del narcotraffico e del crimine organizzato. Tutto ciò - ha osservato Papa Benedetto - porta a diverse forme di violenza, all'indifferenza e al disprezzo del valore inviolabile della vita'. Ma la preoccupazione del Pontefice è anche per lo scollamento tra i credenti e la pratica religiosa. 'Molti battezzati influenzati da innumerevoli proposte di pensiero e di costumi - ha rilevato con amarezza Benedetto XVI - sono indifferenti ai valori del Vangelo e si vedono persino indotti a comportamenti contrari alla visione cristiana della vita, il che rende difficile l'appartenenza a una comunità ecclesiale. Pur professandosi cattolici, vivono di fatto lontani dalla fede, abbandonando le pratiche religiose e perdendo progressivamente la propria identità di credenti, con conseguenze morali e spirituali di diversa natura'. Come risovere questo problema? Offrite 'ai fedeli - ha detto il Papa all'Episcopato messicano - un'attenzione religiosa più personalizzata, consolidando le strutture di comunione e proponendo una religiosità popolare purificata, al fine di rendere più viva la fede di tutti i cattolici'.