mercoledì 27 gennaio 2010

15 settembre 2005 - Messico, le preoccupazioni del Papa

Incontrando a Castel Gandolfo i Vescovi del Messico, Benedetto XVI ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in cui si trova il Paese centroamericano. 'Continua a essere motivo di grande preoccupazione il fatto che in alcuni ambienti, per bramosia di potere, si siano deteriorate le sane forme di convivenza e la gestione della cosa pubblica, e siano aumentati anche i fenomeni della corruzione, dell'impunità, dell'infiltrazione del narcotraffico e del crimine organizzato. Tutto ciò - ha osservato Papa Benedetto - porta a diverse forme di violenza, all'indifferenza e al disprezzo del valore inviolabile della vita'. Ma la preoccupazione del Pontefice è anche per lo scollamento tra i credenti e la pratica religiosa. 'Molti battezzati influenzati da innumerevoli proposte di pensiero e di costumi - ha rilevato con amarezza Benedetto XVI - sono indifferenti ai valori del Vangelo e si vedono persino indotti a comportamenti contrari alla visione cristiana della vita, il che rende difficile l'appartenenza a una comunità ecclesiale. Pur professandosi cattolici, vivono di fatto lontani dalla fede, abbandonando le pratiche religiose e perdendo progressivamente la propria identità di credenti, con conseguenze morali e spirituali di diversa natura'. Come risovere questo problema? Offrite 'ai fedeli - ha detto il Papa all'Episcopato messicano - un'attenzione religiosa più personalizzata, consolidando le strutture di comunione e proponendo una religiosità popolare purificata, al fine di rendere più viva la fede di tutti i cattolici'.

Nessun commento:

Posta un commento