martedì 26 gennaio 2010

21 agosto 2005 - Il Papa: 'La Chiesa tedesca guardi al futuro'

Conclusi gli incontri con i giovani, Benedetto XVI si rivolge - prima di partire per Roma - alla Conferenza Episcopale Tedesca. In Germania, ammette il Papa, la Chiesa ha problemi ma 'nonostante tutte le cose discutibili che possono esserci, esiste veramente una Chiesa viva, una Chiesa che possiede molti aspetti positivi, nella quale così tante persone sono pronte a impegnarsi per la propria fede e a impiegare il loro tempo libero, anche a donare denaro e qualcosa dei loro averi, semplicemente per contribuirvi con la propria esistenza'. Il Papa sottolinea ciò che non va. 'Sappiamo - spiega - che secolarismo e scristianizzazione progrediscono, che il relativismo cresce, che l'influsso dell'etica e della morale cattoliche diminuisce sempre più. Non poche persone abbandonano la Chiesa, o se vi rimangono, accettano soltanto una parte dell'insegnamento cattolico, scegliendo solo alcuni aspetti del cristianesimo. Preoccupante rimane la situazione religiosa nell'Est, dove, come sappiamo, la maggioranza della popolazione non è battezzata e non ha alcun contatto con la Chiesa e, spesso, non conosce affatto né Cristo né la Chiesa'. Ai Vescovi il Pontefice lancia una 'sfida': 'Riconosciamo - dice - in queste realtà altrettante sfide'. Infine un invito, la Chiesa tedesca guardi al futuro. 'Vogliamo essere una Chiesa aperta al futuro, ricca di promesse per le nuove generazioni. Non si tratta di un giovanilismo, che in fondo è ridicolo, ma di una autentica giovinezza che fluisce dalla fonte dell'eternità, che è sempre nuova, che deriva dalla trasparenza di Cristo nella sua Chiesa'.

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